L’editing e i VST

Diciamo che quel che interessa a noi della parte editing dopo la registrazione, è quella più pratica, del taglia e cuci, equalizzazione e inserimento effetti.

I sequencer per l’audio professionale hanno un potente motore per l’editing, con molte funzioni, rielaborano la parte registrata processandola con il nuovo effetto. La cosa che più serve a noi indie “fai da te”, dopo una registrazione, è eliminare eventuali pecche sull’esecuzione, quindi tagliare l’errore, cercare una parte simile ed eseguita bene, in altra zona di registrazione e rimpiazzarla con quella che ci suona male, infine inserire un cross-fade per dissolvere sia in entrata che in uscita l’audio cucito, in maniera tale da far sembrare tutto fluido. Spostare una traccia da destra a sinistra e viceversa, può per esempio essere utile per piazzarla bene a tempo con il click. Le parti di audio registrate, vanno pulite; per esempio, se registriamo una chitarra, tutte le parti dove non abbiamo suonato mentre la registrazione era attiva, vanno rimosse o mutate per non aggiungere fruscìo alla mix finale. L’equalizzazione è un altro punto fondamentale. E’ importante prima di smanettare, su quali frequenze lavorano gli strumenti che abbiamo registrato e a tale proposito vi segnalo questi link
http://www.independentrecording.net/irn/resources/freqchart/main_display.htm
http://www.suonoelettronico.com/frequenze_strumenti_musicali.htm
La regola generale dell’equalizzazione è sottrarre frequenze fastidiose per rendere il suono gradevole, intervenendo a piccole dosi. Quindi prima bisogna capire dov’è la frequenza fastidiosa e poi sottrarre decibel sulla stessa.
Gli effetti più usati in fase di mix sono riverberi, delay che servono a riprodurre ambienti, poi abbiamo gli effetti di dinamica, che sono compressori, limiter, de-esser e gate.

Questi effetti nella maggior parte dei sequencer sono i VST per alcuni RTAS
http://it.wikipedia.org/wiki/Virtual_Studio_Technology

Sono plug-in che emulano macchine esistenti e utilizzano dei calcoli per riprodurre il funzionamento reale. Li inseriamo direttamente negli spazi insert di ogni canale audio. Qui se ne possono trovare gratis
http://www.music-boss.com/freeware.htm
Ora spieghiamo cosa sono gli effetti di dinamica:
1) il compressore serve a ridurre la dinamica, schiacciando il suono e rendendolo molto compatto, in parole semplici fa diminuire chi sbalzi di volume. E’ molto usato nel rock e nel pop, no nella musica classica e jazz. In ogni caso, mai abusare.
2) il limiter è uno speciale compressore che limita tutto ciò che supera una certa soglia portando tutto a 0 db (0 db è il limite digitale, se lo si supera l’audio va in clip), quindi direi che ha il compito di massimizzare il suono, portando il tutto a volume più alto.
3) il de-esser è un compressore che serve a smorzare le S sibilanti e taglienti, si usa per le voci
4)  il gate è un processore di dinamica che serve a smorzare la risonanza di alcuni suoni, molto usato per l’editing sulle batterie.

Qui potete scaricare Audacity, un sequencer gratuito
http://audacity.sourceforge.net/?lang=it

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